Copettizzazione

E’ uno dei metodi terapeutici della medicina tradizionale cinese e trova un ambito d'applicazione specifico, coerentemente alle regole diagnostiche. 
Si utilizzavano ventose ad acqua (shui guan fa*) e ventose a fuoco (huo gan fa), con materiali differenti: corna di animali, metallo, terracotta, bambù, ceramica, vetro.
Il classico Nei jing (Canone di medicina interna dell’Imperatore Giallo), compendio di grande sapienza medica, stratificatosi nei secoli e messo per iscritto in epoca Han, riporta ampiamente la pratica del salasso, ma non menziona esplicitamente la coppettazione.
Il primo documento che riporta la pratica della coppettazione con corna di animali, risale al testo “Prescrizioni di emergenza”, del 321, scritto dal medico, alchimista ed erborista taoista Ge Hong.
In epoca Tang (618-907) il trattamento “standard” più efficace per le malattie polmonari croniche era composto dalla combinazione di agopuntura, coppettazione e moxibustione.
Si trovano riferimenti a questa tecnica nel Ben Cao Gang Mu (1578), il più importante compendio di Materia Medica dell’epoca Ming, composto del grande medico Li Shizhen ove si afferma che: "nelle coppette vi è associazione di aria e fuoco, esse espellono il vento nocivo "

*Si utilizzano ventose di bambù messe a bollire in acqua. Tolte dall’acqua si fanno gocciolare rapidamente mantenendo tappata l’apertura con stoffa ripiegata o con carta assorbente, quindi si applica rapidamente alla cute. Si possono immergere le ventose di bambù in una soluzione acquosa in cui sono state fatte bollire delle erbe medicinali al fine di aumentare l’effetto terapeutico desiderato. Per dolori reumatici e rigidità articolari.

Di conseguenza diffusione in tutto l’estremo oriente: Vietnam, Corea, Giappone.